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"Sono i nostri angeli custodi"

Missione compiuta per i pompieri di Bellinzona partiti alla volta dell'Abruzzo per aiutare la popolazione locale

  • 26 gennaio 2017, 19:59
  • 8 giugno 2023, 03:28

Missione compiuta per i pompieri di Bellinzona - di Andrea Eusebio e Giuliano Rosciarelli/alaNEWS

RSI Ticino e Grigioni 26.01.2017, 19:56

Missione compiuta per i pompieri di Bellinzona. I diciotto pompieri, partiti alla volta dell'Abruzzo per supportare le popolazioni sfollate a causa della neve e del terremoto, stanno rientrando alla spicciolata dopo aver, di fatto, riportato alla luce l'intera via che conduce da Prati di Tivo a Pietracamela e i due piccoli centri del teramano.

"E' andata bene - esulta Samuele Barenco, il comandante della spedizione - abbiamo ripristinato i collegamenti e, grazie alle diverse competenze di ognuno di noi, abbiamo anche operato a diversi lavori di manutenzione per permettere agli abitanti di tornare alla loro normalità. L'emergenza è rientrata".

Pietracamela, quaranta abitanti ora divenuti ventotto dopo il fuggi fuggi dettato dall'obbligata evacuazione di alcune strutture, è una comunità che non sa più come ringraziare questo team di pompieri ticinesi apparsi dal nulla nel bel mezzo di una nevicata che nessuno ricorda di simili proporzioni: "Sono i nostri angeli protettori - raccontano nel piccolo bar del paese - Madre Natura con la Svizzera è sicuramente più generosa che con questo territorio, eppure questa solidarietà ci ha avvicinato tanto, non lo dimenticheremo".

La portata dell'aiuto giunto dal Ticino la si percepisce in ogni frangente, anche a tavola in una trattoria del posto, dove abbiamo sorpreso un cliente raccontare al telefono che "i pompieri svizzeri sono arrivati con i loro mezzi e a loro spese, hanno pure dormito al freddo; il minimo che potessi fare è stato portar loro la colazione".

"Abbiamo avuto un'impennata di follower su Facebook - scherza Barenco - e molti di questi sono abitanti del posto: si è instaurato un rapporto speciale. Solitamente siamo abituati a intervenire operativamente e rimanere quasi freddi con chi soccorriamo; qui è stato impossibile, l'empatia è stata immediata e abbiamo percepito il dramma che questa gente sta vivendo".

(Andrea Eusebio e Giuliano Rosciarelli/alaNEWS)

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