Se ne devono andare e liberare la stalla. È questo il destino che si sta per abbattere su 28 mucche, 84 capre, 15 manze della fattoria di Laura e Michele Arcioni. Una disdetta d’affitto “collettiva” contro la quale i giovani agricoltori si sono opposti dal 2007, ma la cui vicenda ha subito un'accelerazione negli scorsi giorni a causa della decisione del tribunale d’appello che ha respinto tutti i loro ricorsi.
Certo, non è la stagione giusta per sbattere in mezzo alla strada un centinaio di capre, la maggior parte gravide, in un villaggio assediato dalla neve, ma tant’è. Il proprietario ha chiesto l’intervento delle autorità e la famiglia vive nell’angoscia.
Ma non si poteva evitare tutto questo? Sì secondo la famiglia che già nel 2007 aveva fatto i primi passi ufficiali per costruire una nuova stalla coinvolgendo il cantone. Cosa è successo nel frattempo? Quanto ci vuole per approvare un progetto simile? Di chi è la responsabilità per questa situazione incresciosa?
Una storia raccontata dalla viva voce dei protagonisti e sulla quale Patti chiari mette a confronto i contadini sfrattati e le autorità.