Economia e Finanza

Birra, nozze da cento miliardi

Il leader mondiale Anheuser-Busch InBev ha alzato la sua offerta per SABMiller

  • 7 ottobre 2015, 13:48
  • 7 giugno 2023, 13:33
Incontro tra bionde

Incontro tra bionde

  • Reuters

Il matrimonio del secolo (se mai sarà celebrato) sarà un’unione nel settore della birra da 100 miliardi di franchi svizzeri. È la somma che il leader mondiale Anheuser-Busch InBev (proprietario di marchi quali Budweiser, Beck's, Corona e Stella Artois) ha messo sul tavolo per acquistare il numero due: SABMiller (Pilsner Urquell, Peroni, Miller e Grolsch).

Il colosso belga-brasiliano-statunitense Anheuser-Busch InBev ha reso noto di aver visto al rialzo la sua offerta portandola a 42,15 sterline per azione (62,25 franchi), dopo che SABMiller (d'origine sudafricana con diramazioni pricipali in America, Inghilterra e Cina) ha rifiutato la sua corte tanto a 38 quanto a 40 sterline. Anche stavolta il presidente Jan du Plessis ha però detto di no considerando la proposta troppo bassa, "opportunistica" e "altamente condizionata".

Le manovre che potrebbero portare alla nascita del mastodonte delle bionde hanno già provocato alcune reazioni da parte dei concorrenti: il numero tre, l’olandese Heineken, e il numero quattro, la danese Carlsberg. In particolare Heineken (che in Svizzera controlla Calanda, Eichhof, Haldengut, Ittinger e Ziegelhof) ha assunto la maggioranza del birraio giamaicano Desnoes & Geddes e del malesiano GAB.

Diem/ATS

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