Il matrimonio del secolo (se mai sarà celebrato) sarà un’unione nel settore della birra da 100 miliardi di franchi svizzeri. È la somma che il leader mondiale Anheuser-Busch InBev (proprietario di marchi quali Budweiser, Beck's, Corona e Stella Artois) ha messo sul tavolo per acquistare il numero due: SABMiller (Pilsner Urquell, Peroni, Miller e Grolsch).
Il colosso belga-brasiliano-statunitense Anheuser-Busch InBev ha reso noto di aver visto al rialzo la sua offerta portandola a 42,15 sterline per azione (62,25 franchi), dopo che SABMiller (d'origine sudafricana con diramazioni pricipali in America, Inghilterra e Cina) ha rifiutato la sua corte tanto a 38 quanto a 40 sterline. Anche stavolta il presidente Jan du Plessis ha però detto di no considerando la proposta troppo bassa, "opportunistica" e "altamente condizionata".
Le manovre che potrebbero portare alla nascita del mastodonte delle bionde hanno già provocato alcune reazioni da parte dei concorrenti: il numero tre, l’olandese Heineken, e il numero quattro, la danese Carlsberg. In particolare Heineken (che in Svizzera controlla Calanda, Eichhof, Haldengut, Ittinger e Ziegelhof) ha assunto la maggioranza del birraio giamaicano Desnoes & Geddes e del malesiano GAB.
Diem/ATS