La Borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni in netto calo lasciando sul terreno oltre il 5%. Lo yen, la moneta nipponica, è salita ai sui massimi dal novembre 2014 contro il dollaro USA. L’indice dei maggiori titoli ha perso, quindi, 918,86 punti stabilizzandosi a quota 16'085,44 punti.
Contrariamente all’andamento borsistico, sempre in Asia, il petrolio ha ripreso leggermente vigore dopo tre giorni consecutivi di ribasso dei prezzi. Negli scambi elettronici il barile di WTI (light sweet crude) per le consegne di marzo ha guadagnato 32 centesimi a 30,01 dollari. Il prezzo del barile di brent del mare del Nord, il riferimento europeo del greggio, per forniture ad aprile, era in salita di una dozzina di centesimi a 33 dollari.
Apertura positiva per la Borsa svizzera: l'indice SMI dei principali titoli segna una progressione dello 0,28% a 7'780,96 punti. Andamento analogo per il listino completo SPI, che guadagna lo 0,23% a quota 8'069,23. Sulle altre principali piazze europee, le borse hanno pure aperto al rialzo: a Parigi il Cac-40 sale dello 0,15% a 4'072,32 punti, a Londra l'Ftse-100 cresce dello 0,23% a 5'702,57 punti e a Milano l'incide Ftse Mib segna una progressione dello 0,56% a 16'535 punti. A Francoforte il Dax ha aperto praticamente invariato a 8'980,71 punti (lunedì ha chiuso a quota 8'979,36). In mattinata le borse hanno poi virato in territorio negativo.
ATS/AFP/Swing
Dal TG 12.30 del 9.2.2016