Credit Suisse (CS) ha annunciato venerdì l'intenzione di mettere da parte dei fondi supplementari nel quadro di un'inchiesta negli Stati Uniti legata all'emissione di titoli ipotecari. La seconda banca elvetica è sospettata di aver truffato degli investitori.
L'indagine da parte del governo USA è legata ad eventuali abusi sul mercato di prestiti ipotecari durante la crisi finanziaria del 2008. La banca, che ha messo fine l'anno scorso a diversi anni di procedimenti penali negli Stati Uniti pagando più di 2,5 miliardi di franchi di multa e di penalità dopo essere stata giudicata colpevole di complicità in evasione fiscale, è quindi ancora sotto accusa.
La banca ha fatto sapere che costituirà 277 milioni di franchi svizzeri di accantonamenti per contenziosi nel quadro di procedure legate a prestiti ipotecari.
Questa decisione indica che l'istituto di credito dovrà rivedere i suoi risultati del quarto trimestre pubblicati due settimane fa. CS valuta ormai l'ammontare dei rischi giuridici per i quali non ha effettuato degli accantonamenti a 1,8 miliardi di franchi, al posto di 1,3 miliardi. Nel quarto trimestre, l'utile netto era di 921 milioni di franchi.
ats/joe.p.