Le discussioni sui salari dei manager hanno avuto effetto: i direttori generali delle 20 maggiori imprese svizzere quotate in borsa guadagnano oggi sensibilmente di meno rispetto a sette anni fa. Da un valore mediano di 8,1 milioni di franchi a testa, si è passati a 6,7, secondo uno studio della società di consulenza PricewaterhouseCoopers.
Invece, è nettamente aumentato il reddito medio dei capi delle 28 grandi aziende che seguono, quelle incluse nello SMIM. È cresciuto del 33,8% dal 2012 al 2013 fino a toccare i 3,6 milioni. Il dato, dopo lo statu quo dell'esercizio precedente, si spiega con "le buone performance delle rispettive società e con alcuni cambiamenti ai vertici". In altre parole, i nuovi arrivati tendono ad essere molto meglio remunerati rispetto ai loro predecessori.
Il sindacato Travail.Suisse è critico: se da un lato l'iniziativa Minder ha avuto un effetto di freno, dall'altro si sono risvegliati appetiti anche fra i dirigenti di aziende non di primissimo piano.
pon/ATS