Economia e Finanza

Il futuro senza nucleare

Le aziende elettriche svizzere studiano tre scenari

  • 12 giugno 2012, 14:01
  • 6 giugno 2023, 11:36
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  • KEYSTONE

L’Associazione delle aziende elettriche svizzere (AES) ha presentato oggi, in una conferenza stampa a Berna, tre possibili scenari, sviluppati sulla base di diversi studi, di come la Svizzera potrebbe vivere senza energia atomica.

"Profondi cambiamenti nella vita quotidiana"

In Svizzera un futuro energetico senza centrali a gas a ciclo combinato e senza importare energia non rinnovabile per compensare l’assenza del nucleare è possibile solo con enormi sforzi sul fronte del risparmio energetico, ha spiegato l'AES.

I tre scenari previsti comportano tutti dei profondi cambiamenti nella vita quotidiana e, a seconda della loro entità, comporteranno dei conflitti d'obiettivo che non possono essere ignorati, sottolinea l'AES. Società e politica dovranno risolverli e assumersene la responsabilità.

Solare, eolico e idroelettrico nell'ipotesi più ecologica (la terza)

Il primo scenario prevede una normativa più rigida in fatto di efficienza energetica e degli incentivi per le energie rinnovabili, ma prevede anche un crescente fabbisogno energetico. Ciò significa che si deve continuare a importare energia per coprire un quarto del fabbisogno, e l'uscita dal nucleare richiede 7-8 centrali a gas a ciclo combinato.

Il secondo scenario presuppone - secondo l'AES - una ferma volontà di risparmio energetico, fortemente controllata anche da elevate imposte sul consumo. Entro il 2050 il 70% dell'energia proverrebbe da fonti rinnovabili come, ad esempio, un migliaio di centrali eoliche, 8 centrali idroelettriche dell'ordine di grandezza della centrale di quella di Rheinfelden (AG), e 7’000 impianti fotovoltaici delle dimensioni dell'impianto dello Stade de Suisse a Berna. Ciò nonostante servirebbero anche 4-5 centrali a gas a ciclo combinato.

Il terzo scenario prevede un calo del consumo energetico del 7% grazie soprattutto a un consistente programma d'incentivi. Con questa soluzione si investirebbe in modo massiccio nelle energie rinnovabili, ad esempio costruendo 1’250 centrali eoliche, 10 centrali idroelettriche dell'ordine di grandezza di quella di Rheinfelden e impianti fotovoltaici con un’estensione complessiva pari a 11’500 volte quelli dello Stade de Suisse. I costi complessivi aumenterebbero del 75%, raggiungendo i 150 miliardi di franchi. Per contro, con questo scenario si potrebbe rinunciare alle centrali a gas a ciclo combinato e importare esclusivamente energia proveniente da fonti rinnovabili.

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