Le grandi banche statunitensi sono accusate di aver agito illegalmente nel mercato delle materie prime. La Duncan Galvanizing, azienda attiva nel settore, rimprovera agli istituti Goldman Sachs e JP Morgan Chase, nonché alla società leader Glencore e alla borsa dei metalli non ferrosi più importante al mondo LME di aver manipolato i prezzi dello zinco.
Dal 2010 i prezzi sarebbero stati gonfiati artificialmente. JP Morgan Chase e Glencore non commentano la denuncia. La LME non prende posizione, mentre Goldman Sachs fa sapere che contesterà gli addebiti.
Secondo la Duncan Galvanizing i prezzi dello zinco, lievitati negli ultimi anni, sarebbero stati aumentati, allungando i tempi di giacenza dei magazzini della merce e quelli di trasporto da una località all’altra. Negli USA sono già pendenti querele per l'alterazione del prezzo dell'alluminio.
Red. MM/ATS/Reuters