La Commissione della concorrenza (COMCO) ha reso noto lunedì di aver compiuto in tre cantoni, tra cui il Ticino, un’inchiesta per determinare se le condizioni d’accesso al mercato del lavoro per le aziende e gli indipendenti “extracantonali” siano conformi alla legge federale sul mercato interno (LMI). Gli altri due cantoni sono Berna e Vaud.
L'indagine aveva lo scopo di verificare se la prassi amministrativa delle autorità cantonali rispetta le basi della LMI. Dai dati è emerso che la libera circolazione intercantonale per le professioni sanitarie va bene, mentre in altri ambiti non si applica in modo coerente la LMI. Norme diverse causano restrizioni che impediscono il cambiamento del cantone e un'attività lucrativa libera in tutta la Svizzera.
I commissari ritengono che l'accesso al mercato lavorativo "non può essere ristretto o impedito da norme cantonali o comunali". Hanno perciò inviato raccomandazioni ai Cantoni affinché rendano conformi le procedure di accesso al mercato. Tre mesi fa la COMCO aveva fatto ricorso contro due decisioni prese in applicazione della legge ticinese sulle imprese artigianali (LIA).
EnCa
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