Circa 11'000 cittadini australiani sono stati esposti dal loro dentista ai virus dell’epatite A, B e C e quello dell’AIDS. L’annuncio è giunto dalle autorità sanitarie del paese, che hanno invitato i pazienti interessati a farsi depistare.
Dodici medici dentisti impiegati in quattro cliniche di Sydney non avrebbero rispettato le procedure di pulizia e sterilizzazione degli strumenti di lavoro.
Il rischio di contagio è generalmente basso, ma chi ha subito operazioni invasive corre rischi maggiori.
“Per ora non abbiamo individuato nessun caso di contagio” ha dichiarato il direttore della protezione sanitaria statale, Jeremy McAnulty, “ma gli esperti sono preoccupati e un rischio esiste”.
Sei dei dodici professionisti sono stati sospesi, mentre gli altri hanno potuto continuare a esercitare la professione, non senza essersi impegnati a rispettare certe condizioni.
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