Le forze del regime siriano commettono "crimini contro l’umanità" bombardando ciecamente Aleppo. Queste incursioni, in cui vengono usati barili di esplosivi, obbligano gli abitanti della città a "vivere un’esistenza sotterranea”. In questo modo, afferma oggi, martedì, Amnesty International, il Governo "sembra aver adottato una politica insensibile di punizione collettiva contro i civili".
Aleppo dall'alto
Critiche vengono mosse anche nei confronti dei ribelli, rei, secondo l’ONG, di aver commesso "crimini di guerra (…) avendo usato i cosiddetti cannoni dell’inferno, razzi artigianali fabbricati da bombole a gas". Dall’inizio del conflitto, nel marzo 2011, sono circa 220'000 le persone morte a causa delle violenze perpetrate dalle due parti.
AFP/AlesS
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RG delle 12.00 del 5 maggio 2015 Il servizio di Emiliano Bos
RSI Mondo 05.05.2015, 14:07