Austerità e Pireo in vendita

In Grecia, il Governo del premier Samaras è sempre più impopolare tra i sindacati anche per le misure di austerità seguite alla crisi. Tra queste, le dismissioni di alcuni beni statali, come il porto del Pireo, il principale scalo greco e importante crocevia per il commercio nel Mediterraneo.

Tra le società interessate all'acquisto anche la cinese COSCO, che ha già ottenuto sette anni fa una concessione per operare in due terminal di container nel porto ateniese. Una strategia espansionistica che darebbe alla COSCO, se riuscisse a ottenere il 67% della quota sul mercato,una posizione di monopolio contro cui si sta battendo l'organizzazione dei "dockers", i lavoratori portuali".

Una politica di "svendita" giudicata scriteriata dopo anni di gestione contraddittoria di un paese che permetteva agli armatori - le attività marittime sono tra le industrie trainanti dell'economia greca - di non pagare le tasse.

Paola Nurnberg

Il reportage di Paola Nurnberg