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"Chi scappa è un rifugiato"

Fotografia dell'Eritrea, un paese che reprime il dissenso - Le considerazioni di Vittorio Longhi

  • 10 August 2015, 12:30
  • 7 June 2023, 09:27
A Ventimiglia, un ragazzo eritreo

A Ventimiglia, un ragazzo eritreo

  • reuters

"E' un regime che opprime e reprime il dissenso in modo molto silenzioso e nascosto", dice alla RSI Vittorio Longhi, giornalista e promotore di una petizione internazionale affinché la Commissione Europea vincoli i suoi aiuti al Governo dell’Eritrea a uno sviluppo democratico e al rispetto dei diritti umani.

"C’è un sistema di controllo capillare e molto efficiente in Eritrea. Non ti accorgi, ma sai che c’è. Tutto questo impedisce qualsiasi sviluppo democratico del paese, dove non ci sono elezioni da 20 anni”, aggiunge Longhi, che si occupa da anni di migranti e che è stato in Eritrea. “I più giovani pensano solo a scappare, nemmeno più a opporsi al regime. Il paese si sta svuotando delle sue forze migliori”.

Emiliano Bos

L'intervista completa a Vittorio Longhi

RSI Mondo 07.08.2015, 18:24

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