Nel 2013 Domenico Quirico, firma de La Stampa, viene sequestrato in Siria. Per cinque mesi vivrà in una sorta di limbo, nell’attesa di una possibile liberazione, che avverrà agli inizi di settembre. Quasi un anno dopo, il giornalista al microfono della collega Silvia Piazza, ci fornisce una riflessione sulla prigionia, sulla situazione degli estremisti islamici alla luce della decapitazione di un reporter statunitense.
“Essere americano e essere occidentali è una colpa che non può essere cancellata”, afferma, da parte di questi gruppi vi è “una negazione totale dell’altro”. “Forse”, aggiunge, “abbiamo sottovalutato la nuova sfida dell’insurrezione globale, considerandola come un aspetto residuale di al Qaida”. Le due cooperanti rapite? “Il Governo italiano negozierà”.
RG 12.30 del 21/08/2014: l'intervista a Domenico Quirico
RSI New Articles 21.08.2014, 14:37
RedMM/RG