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Curdi d'Iraq, Siria e Turchia

Mi chiamo Kurdistan (3) - Fin quando non cessa la guerra non possiamo dire d'essere sulla strada giusta

  • 10 September 2015, 06:00
  • 7 June 2023, 10:16
Vita al confine, tra mine, filo spinato e presto anche un muro

Vita al confine, tra mine, filo spinato e presto anche un muro

  • Lorenzo Giroffi

Nusaybin è una città curda, che si trova in territorio turco e che confina direttamente con la Siria. È qui che ci porta oggi la terza ed ultima tappa del viaggio di Lorenzo Giroffi. Qui dove "esistono mine, filo spinato e presto ci sarà anche un muro", come racconta la sindaca, Ayse Gökkan.

Ecco quindi che, dopo i guerriglieri delle montagne e i profughi dei campi iracheni , ci troviamo proietatti nel Rojava, una regione nella quale confluiscono i curdi d'Iraq, Siria e Turchia e dove il BDP, il partito della pace e della democrazia, si batte per il riconoscimento di diritti basilari come quello di parlare la propria lingua: il curdo. A spiegarlo è Eren Abdlbari, presidente sezionale del BDP. Sono però tre giovani professionisti curdi di Turchia a darci i contorni della questione. Certo, per i curdi la situazione - in Turchia almeno - è migliorata rispetto al passato: "Possiamo parlare la nostra lingua per strada, ma... non possiamo nè parlarla nè impararla a scuola e fin quando la guerra non si fermerà definitivamente non potremo dire di essere sulla strada giusta".

Lungo il confine tra Iraq, Siria e Turchia - di Lorenzo Giroffi

RSI Mondo 02.09.2015, 15:28

m.c.

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