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"Dai turchi nessun segnale"

Parla uno dei piloti del caccia abbattuto martedì che però è smentito da Ankara

  • 25 novembre 2015, 18:15
  • 7 giugno 2023, 15:22
"Provocazione pianificata", accusa Lavrov

"Provocazione pianificata", accusa Lavrov

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I militari turchi non hanno indirizzato alcun avvertimento ai piloti del cacciabombardiere russo prima di abbatterlo per sconfinamento. "Non c'è stato nessuno scambio via radio, nessun contatto visivo", ha dichiarato il superstite, tale Konstantin Murakhtin, in un'intervista televisiva nel corso della quale è stato filmato solo di spalle.

"Se avessero voluto avvertirci, avrebbero potuto affiancarci", ha sottolineato il soldato prima di precisare, solleciatato dal giornalista, di escludere totalmente che l'apparecchio abbia violato lo spazio aereo, "neppure per un secondo". "Volavamo a 6'000 metri di quota, il cielo era limpido e potevo vedere perfettamente, sia sulle carte che a terra, dove si situava la frontiera e dove ci trovavamo", ha affermato.

Dal canto suo, il ministro degli esteri Sergei Lavrov ha denunciato una "provocazione pianificata" da parte di Ankara. Ha però scartato l'ipotesi di una dichiarazione di guerra.

La smentita

In serata, l'esercito del paese mediorientale ha diffuso le registrazioni di quelle che sostiene essere le intimazioni rivolte ai piloti dell'apparecchio fuorilegge. "Qui l'aviazione militare turca; vi avvicinate allo spazio aereo turco; virate a sud immediatamente", si sente dire tra l'altro.

AFP/dg

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