La Procura di Milano ha reso noto mercoledì che ci sono altri indagati nell'inchiesta con al centro l'appalto di Expo 2015 sulle cosiddette "Vie d'Acqua" e che vede il commissario delegato Antonio Acerbo accusato di corruzione e turbativa d'asta.
Ancora in queste settimane, la sezione operativa di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza nel capoluogo lombardo sta portando avanti altre indagini a carico di persone ritenute strumenti o intermediari della presunta corruzione. Con le perquisizioni attuate nei confronti dei presunti intermediari della corruzione si punta a ricostruire il passaggio delle presunte tangenti.
Per i giudici milanesi, Acerbo, personalità di primo piano essendo stato ai vertici del "Padiglione Italia", avrebbe favorito l’imprenditore Enrico Maltauro per l'appalto delle “Vie d'Acqua” (l'anello di percorsi pedonali, vie navigabili, piste ciclabili che si dipana dentro ed attorno alla città) vinto dall'azienda dell’uomo d’affari vicentino.
Red. MM/AGI/ANSA/EnCa
RG 18.30 del 17.09.14 - La corrispondenza di Claudio Bustaffa