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Falcone, la forza del ricordo

Iniziate a Palermo le commemorazioni per i 25 anni dalla strage in cui morirono il giudice e altre quattro persone

  • 23 May 2017, 11:32
  • 8 June 2023, 05:28
L'arrivo al porto di Palermo della Nave della Legalità con le foto di Borsellino e Falcone

L'arrivo al porto di Palermo della Nave della Legalità con le foto di Borsellino e Falcone

  • Keystone

Sono iniziate martedì mattina le celebrazioni per il 25° anniversario della strage di Capaci, avvenuta sull'autostrada A29 nei pressi di Palermo, attentato compiuto dalla mafia in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo (pure magistrato) e gli uomini della sua scorta. Tra quelle di maggiore rilievo figura l’arrivo al porto del capoluogo siciliano, città natale di Falcone, della “Nave della Legalità”, che aveva a bordo un migliaio di studenti, provenienti da tutta Italia.

I ragazzi si sono recati nell'aula bunker del carcere palermitano dell'Ucciardone, dove si è tenuta - alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella - la cerimonia di commemorazione dell’atto terroristico, che i mafiosi vollero fosse un “segnale” della vitalità dell’organizzazione criminale destinato allo Stato italiano dopo il maxiprocesso di qualche mese prima che aveva condannato a pesanti pene svariati capimafia e criminali legati a Cosa Nostra. Scoppiò mezza tonnellata di esplosivo collocato in un tunnel scavato sotto il manto stradale.

L'auto su cui sono morti Giovanni Falcone e la moglie, coperta da un telo dopo l'attentato

L'auto su cui sono morti Giovanni Falcone e la moglie, coperta da un telo dopo l'attentato

  • Keystone

Nel pomeriggio si sono svolti i due cortei che sono confluiti all’
Albero di Falcone, il ficus alto cinque piani cresciuto davanti al portone del palazzo dove abitavano i due coniugi-magistrati e che dal ’92 è stato scelto da migliaia di persone per lasciare post, lettere e disegni di bambini in ricordo di tutte le vittime della strage, compresi ovviamente i
poliziotti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.

La prima manifestazione è scattata alle 15.45 da Via D’Amelio, dove, un mese dopo Giovanni Falcone, fu ucciso l’amico e collega Paolo Borsellino con gli agenti della sua scorta. Il secondo corteo è partito invece alle 16.30 dal carcere dell’Ucciardone, sede del maxiprocesso alla mafia dove Falcone e Borsellino ebbero un ruolo cardine nelle pesanti condanne ai mafiosi. Alle 17.58, ora della strage, è stato osservato un minuto di silenzio.

ANSA/Reuters/EnCa

Dal TG20:


RG 08.00 del 23.05.2017 - Il servizio di Claudio Bustaffa

RSI Mondo 23.05.2017, 13:25

RG 18.30 del 23.05.17 - Il servizio di Raffaella Fanelli

RSI Mondo 23.05.2017, 21:20

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