Finita la crisi israelo-turca

Sarà firmato domani, martedì, l’accordo tra Israele e Turchia, che mette fine a una crisi diplomatica durata sei anni, nata dopo l’uccisione di nove attivisti filo-palestinesi turchi sulla nave Mavi Marmara, che si era rifiutata di fermarsi, dopo aver violato il blocco di Gaza, nonostante le ingiunzioni dei soldati israeliani.

La riconciliazione, anticipata domenica, è stata già confermata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu e ribadita nel primo pomeriggio dal suo omologo turco Binali Yildirim.

Questi ha inoltre indicato che nell’ambito dell’intesa, Israele pagherà 20 milioni di dollari quale compensazione alle famiglie delle vittime, mentre la Turchia si impegna a non perseguire penalmente i militari coinvolti nell’episodio che portò allo sgretolamento della relazione dei due paesi, come pure a a non consentire operazioni terroristiche anti-israeliane dal suo territorio, compresa la raccolta di fondi.

Il blocco navale alla Striscia di Gaza sarà mantenuto, ha confermato Netanyahu, e gli aiuti umanitari passeranno attraverso il porto di Ashdod.

Infine, gli ambasciatori dei due Stati torneranno prossimamente a Tel Aviv e Ankara.

ats/mrj