«Creare una larga coalizione contro l'Isis» e una «più stretta cooperazione» tra chi la combatte: nel loro incontro di oggi giovedì al Cremlino concordano su questo obiettivo il presidente russo Putin e il suo omologo francese Hollande, accomunati dal lutto dei due attentati più recenti e clamorosi rivendicati dallo Stato islamico. Inghilterra e Germania (leggi Siria, "Manderemo l'aviazione") saranno della partita.
Mosca è stata la tappa finale della spola diplomatica del presidente francese, la più difficile perché è in gioco il ritorno della Russia in Occidente dopo il lungo isolamento per la crisi ucraina. Suo il tentativo di mettere insieme un ancora diffidente Obama e un Putin sempre più muscolare dopo l'abbattimento di un jet russo da parte della Turchia, Paese Nato che peraltro si trova già nella coalizione anti-IS a guida USA e che ora subirà la vendetta delle sanzioni economiche di Mosca.
Un estratto dell'incontro tra Hollande e Putin
EBU 26.11.2015, 21:32
Di fronte a Putin, contrario ad ogni ingerenza esterna sul futuro della Siria, Hollande ha messo in sordina la sua richiesta di una partenza al più presto di Assad, che resta il nodo del contendere, insieme ai bersagli da colpire nei raid. Sulla creazione di una coalizione unica anti IS pesano infatti le divergenti visioni sul futuro della Siria, di Assad e alcuni dissapori recenti tra Putin e il presidente USA Barack Obama e le difficili relazioni tra Turchia e Russia dopo l’abbattimento dell’aereo militare russo da parte di Ankara.
Red.MM/ATS/ANSA/AFP/Swing
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