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Il gruppo di Visegrad protesta

"Non accettiamo ricatti e minacce di Bruxelles"

  • 28 marzo 2017, 19:23
  • 8 giugno 2023, 05:40
I quattro primi ministri intervistati da un giornalista polacco

I quattro primi ministri intervistati da un giornalista polacco

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Il cosiddetto gruppo di Visegrad, che riunisce Cechia, Polonia, Slovacchia e Ungheria, denuncia il ricatto, le imposizioni e le intimidazioni dell'Unione Europea per quanto riguarda le questioni di politica migratoria.

Riuniti martedì a Varsavia, i primi ministri dei quattro paesi che rifiutano le quote di ricollocamento obbligatorie hanno contestato l'idea di collegare il versamento dei fondi europei alla loro adesione al piano elaborato da Bruxelles, idea per altro ribadita in giornata anche dal Governo svedese.

Il premier magiaro Viktor Orban ha colto l'occasione per decantare l'efficacia delle misure intraprese per bloccare i flussi di profughi, da un lato le barriere fisiche alla frontiera con la Serbia e dall'altro la legge, appena entrata in vigore, che prevede la detenzione sistematica dei clandestini. In questo modo -ha affermato il primo ministro- l'Ungheria protegge anche altri Stati membri della comunità: "austriaci e tedeschi possono ora dormire sonni tranquilli".

AFP/dg

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