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Il ritorno di Blair

Elezioni in Gran Bretagna - la riconciliazione come formula di successo

  • 28 February 2015, 08:07
  • 7 June 2023, 03:27
Di ritorno, dopo otto anni di assenza

Di ritorno, dopo otto anni di assenza

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Da Londra, Lorenzo Amuso

C’eravamo tanto detestati. Poi le ragioni di partito, a meno di tre mesi dalle elezioni, hanno consigliato la riconciliazione. Un po’ di facciata, molto opportunistica. Per entrambi. In ballo c’è il prossimo governo di sua maestà e non conviene a nessuno compromettere le già fragili chance di successo spaccando il partito tra New e Old Labour. Non conviene a Ed Miliband che il 7 maggio punta al civico 10 di Downing Street. E neppure a Tony Blair che dopo otto anni ai margini (della politica nazionale, almeno ufficialmente) è tornato sulla scena pubblica. Con un endorsement, netto e forte, all’attuale leader dei laburisti, fratello di quel David che Blair aveva sostenuto nella corsa alla segreteria nel settembre 2010.

Ed Milliband

Ed Milliband

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Il pudore per questo dietro-front, sorprendente quanto inatteso, ha impedito all’ex premier di annunciarlo in prima persona. Preferendo che trapelasse dal suo entourage. "Farò qualsiasi cosa mi chieda il partito", ha fatto sapere Blair, campione pluridecorato di elezioni (tre vittorie: ’97, 2001 e 2005). La sua abilità nell’intercettare i voti centristi servirà a Miliband, percepito dal mondo dell’impresa come un nostalgico socialista con ghiribizzi anti-capitalisti. Una caricatura, evidentemente. Ma che rischia di costargli parecchi voti. Gli rimproverano un programma poco attento al business, temono un mercato del lavoro meno flessibile, si aspettano l’aumento delle tasse. Sarà questo il compito di Blair, riallacciare i rapporti con la City, le banche e i suoi capitali. Convincere gli investitori che il New Labour non ha esaurito la sua spinta modernizzatrice. Insistere che la possibile uscita dall’Europa - implicita nel referendum promesso da Cameron entro il 2017 - sarebbe "una catastrofe" per l’economia del Regno.

L'intervista a Nicola Chelotti, professore della London School pf Economics

RSI New Articles 27.02.2015, 15:58

I sondaggi

Gli ultimi sondaggi indicano una sostanziale parità tra i due principali partiti, con i laburisti avanti solo due punti percentuali (34% a 32%). Un equilibrio che solo qualche settimane fa Blair aveva spiegato come un ritorno al passato, la riproposizione anacronistica del tradizionale schema destra contro sinistra. Implicitamente aveva dato del "vecchio" a Miliband, stigmatizzandone l’incapacità di evitare la polarizzazione dello scontro. Adesso toccherà a Blair - che da quando ha lasciato la politica attiva si è reinventato conferenziere/consulente milionario - parlare agli elettori dell’altro schieramento. Recuperare quel consenso che "Ed the Red" ha dissipato negli ultimi due anni. Proprio come previsto dall’ex premier quando gli aveva preferito il fratello.

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