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Il sogno olimpico di Deycha

Alla scoperta del Muay Thai, una delle arti marziali più famose al mondo

  • 21 settembre 2016, 08:16
  • 7 giugno 2023, 23:23

Il sogno olimpico di Deycha - di Romina Vinci

RSI Mondo 21.09.2016, 08:00

E’ stata etichettata come una disciplina pericolosa e brutale, una forma di lotta ibrida simile alla Kick-boxing che esplode in fasi più acute nella corta distanza, con prese, proiezioni e sbilanciamenti tanto rapidi e violenti come le ginocchiate e gomitate che la caratterizzano. Il Muay Thai è una delle arti marziali più famose al mondo e, secondo alcuni, anche tra le più pericolose.

Muay Thai

Muay Thai

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“Come spesso è accaduto, lo sport uccide l’arte e quando gli occidentali hanno riportato in patria solo la parte spettacolare, la ferocia del combattimento, hanno tralasciato la vera anima, l’essenza mistica e sacra che le conferisce rispetto e amore nella sua terra natale”, afferma il
Gran Master Deycha, classe 1960, esperto di Muay autorizzato dallo
Sport Authority of Thailand. Lo abbiamo incontrato a Bangkok, dove ha sede il suo AMARIT Institute: “
Ancora oggi - spiega il Maestro -
in Thailandia bambini e soldati si addestrano quotidianamente a ritmi altissimi ottenendo una tempra forte, una consistenza ossea straordinaria dovuta al condizionamento e agli allenamenti. Quello che a voi occidentali appare impossibile per noi è del tutto normale. I lottatori sono capaci di resistere a colpi che metterebbero Ko la maggior parte della gente comune, da questo deriva la sua pericolosità”.

Una disciplina fuori dal comune

Una disciplina fuori dal comune

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Come sostiene anche il
Kru Luca Magliocchetti, direttore tecnico nazionale dell’Amarit Institute, e braccio destro di GM Deycha, “
per un occidentale è pericoloso praticare il Muay Thai senza il rispetto delle metodologie d’allenamento corrette” . Il consiglio è quello di considerarla una disciplina adatta a tutte le età, ma con indirizzi diversi e obiettivi specifici. “
La consapevolezza dell’allievo deve essere proporzionata alla pericolosità di ciò che impara e quindi parallela alla responsabilità dell’insegnante. Il nostro impegno è di divulgare il Muay, in modo onesto e corretto seguendo i veri dettami dell'arte intesa come eredità culturale e nazionale del popolo Thai”.

Tutto è lecito, o quasi

Tutto è lecito, o quasi

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In questi giorni il GM Deycha sta lavorando sodo per far sì che il Muay Thai diventi una disciplina olimpica: “
La vasta diffusione di cui gode e la messa in pratica della normativa sulle protezioni obbligatorie in gare, rendono il Muay Thai oggi un potenziale sport olimpionico”.

Una disciplina per tutti, o quasi

Una disciplina per tutti, o quasi

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Il Maestro ne è convinto: “
Se vogliamo che il sogno delle Olimpiadi diventi realtà, dobbiamo far sì che le federazioni portino a termine il percorso di unificazione in atto”. Tra gli oggetti del dibattito c’è il nome della disciplina: il suffisso “
Thai” non è accettabile per uno sport olimpico, ma non tutti sono favorevoli a toglierlo e a far parlare soltanto di “
Muay”. Ed i Giochi di Pechino non aspettano.

Romina Vinci

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