Perquisizioni, processi, divieti: Uber è nel collimatore delle autorità di molti paesi europei. Fondato nel 2009, Uber ha rivoluzionato il trasporto di persone con la sua applicazione per smartphone e il suo servizio UberPOP. Questi due sistemi consentono a chiunque di chiedere un trasporto stile taxi ma effettuato con veicoli di privati che si mettono a disposizione per compiere i tragitti.
Uber si è però attirato le ire delle società di taxi professioniste che accusano il gruppo USA di concorrenza sleale. Molti paesi europei hanno dichiarato il servizio illegale alla luce, anche, di violente proteste dei taxisti professionisti.
Da settembre i rovesci per Uber si susseguono l’uno dopo l’altro con divieti ad operare in Francia, perquisizioni in Olanda e progetti per bloccarne le attività in Inghilterra. La società californiana però non intende arrendersi facilmente e ha inoltrato a Bruxelles una raffica di querele contro svariati Stati del vecchio Continente. Ma anche dall’altra parte dell’Atlantico non sono tutte rose e fiori per Uber che spera di avere meno difficoltà ad impiantarsi in Asia.
Red.MM/AFP/Swing