Durante la sua ultima conferenza stampa giovedì a Ginevra prima del termine del suo mandato di sei anni alla direzione dell’Alto commissariato per i diritti umani, Navi Pillay ha dichiarato che gli attacchi israeliani contro gli ospedali e le scuole dell’agenzia dell’ONU per l’aiuto ai rifugiati palestinesi sono da considerare come un crimine di guerra.
Nel corso del suo intervento davanti ai giornalisti, la Pillay ha sottolineato che le violazioni del diritto internazionale commesse dallo Stato ebraico a Gaza "sono inconfutabili" e che "si sono violati i principi cardine della proporzionalità".
L’alto commissario delle Nazioni Unite ha concluso precisando che "l’impunità non può essere tollerata da nessuna parte in causa, ma ciò non assolve Israele dai suoi obblighi di rispettare i diritti umanitari".
Red. MM/Reuters/AFP
TG12.30 del 31.07.2014: "Gaza City è maceria" di Riccardo Bagnato
RSI Mondo 31.07.2014, 14:04