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La "Grecia" dei Caraibi

L’isola di Portorico, territorio autonomo associato agli Stati Uniti non può pagare il suo debito

  • 5 luglio 2015, 11:46
  • 7 giugno 2023, 10:23
Tra i lavoratori

Tra i lavoratori

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"Non possiamo più pagare, il nostro debito è insolvibile". La dichiarazione del governatore di Portorico Alejandro Garcia Padilla al New York Times ha fatto scattare l’allerta massima nel sistema finanziario americano. La piccola isola, territorio libero e stato associato all’Unione, ha un debito estero di 73 miliardi di dollari, pari al 65% del suo PIL, risultato di anni di cattiva gestione delle sue imprese pubbliche di servizi. La crisi investe direttamente gli Stati Uniti perché il debito portoricano è stato raccolto in buona parte dalle banche americane che lo hanno poi rivenduto attraverso bond e fondi di investimento ai loro clienti.

Alejandro Garcia Padilla

Alejandro Garcia Padilla

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I conti pubblici dell’isola sono in tremendo rosso e l’economia portoricana in profonda crisi, anche a causa dell’esodo migratorio ripreso con forza dal 2010 (ogni anno quasi cinquantamila persone lasciano l’isola), che riduce notevolmente la base fiscale a disposizione dello Stato. Ammettendo lo stallo, il governatore Garcia ha inviato un emotivo messaggio ai suoi cittadini chiedendo grande comprensione per i sacrifici che verranno.

Il videomessaggio del governatore del Portorico

RSI Mondo 03.07.2015, 19:12

Similitudini con la Grecia

Il Portorico vive una situazione simile a quella della Grecia ? In termini assoluti, considerando cioè l’imminente default, il panorama è simile, ma il contesto è diverso perché, a differenza della Grecia, il Portorico non deve a creditori istituzionali (Fondo Monetario, Banca Centrale o Banca Mondiale), ma a banche private. Un collasso dell’isola, però, costituirebbe un grave problema per l’economia americana perché molti cittadini statunitensi si troverebbero con titoli in default. Le autorità dell’isola, come spiega la corrispondente dell’agenzia EFE Mar Gonzalo, puntano ad una ristrutturazione pilotata dal governo americano, ma fino ad adesso la Casa Bianca ha negato la possibilità di un salvataggio.

Mar Gonzalo

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Intervista a Mar Gonzalo, corrispondente EFE in Portorico

RSI Mondo 03.07.2015, 18:30

Il Fondo Monetario Internazionale ha presentato un report molto duro indicando la necessità di riforme strutturali sia a livello fiscale che nella spesa pubblica. La partita non riguarda quindi solo i 3,6 milioni di abitanti dell’isola. Basta pensare che il debito portoricano equivale a quattro volte quello dichiarato nel 2013 da Detroit, città salvata poi dalle autorità federali. Il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest ha escluso, per ora, interventi ad hoc. Il governatore Garcia Padilla propone una moratoria di almeno cinque anni per poter iniettare all’economia portoricano nuovi fondi per risalire la china. La "Grecia dei Caraibi" è sull’orlo della bancarotta e, per ora, non si vedono soluzioni magiche all’orizzonte.

Emiliano Guanella

Il nostro dossier: Passione greca

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