Durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno tenutasi giovedì, il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto a concentrarsi sulla situazione economica del paese, messa a dura prova soprattutto negli ultimi giorni, in cui il rublo ha subito grandi perdite.
“La situazione economica attuale del paese è stata causata da fattori esterni” ha tenuto a precisare l’uomo forte del Cremlino, aggiungendo che Banca centrale e Governo stanno adottando le misure necessarie volte a migliorarla. “La crisi durerà al massimo due anni” ha precisato, aggiungendo che questa dovrebbe essere usata per diversificare le attività economiche interne.
Il capo di Stato si è poi soffermato sulla crisi con l’Ucraina: “la situazione nell’est del paese è frutto di un’operazione punitiva di Kiev nei confronti dei ribelli. Se vuole la pace, il Governo deve rispettare tutte le regioni”.
L’Occidente, dal canto suo, “si comporta come un impero in espansione che vuole fare della Russia un suo vassallo”. E la NATO non è da meno: “la sua espansione verso est corrisponde alla ricostruzione di un nuovo muro – virtuale – di Berlino”.
RedMM/reuters/mrj
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