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Legge sull’aborto ritirata

Il governo spagnolo di Rajoy: "manca sufficiente consenso"

  • 23 settembre 2014, 18:24
  • 6 giugno 2023, 23:01
Il momento dell'annuncio

Il momento dell'annuncio

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La controversa riforma della legge sull’aborto, promossa dal governo conservatore spagnolo del Partido Popular, non si farà. Lo ha annunciato martedì il premier Mariano Rajoy specificando che "manca sufficiente consenso".

L’esecutivo di Madrid si limiterà a riformare l’attuale normativa che fissa i termini legali per l’interruzione volontaria di gravidanza. Verrà quindi introdotto l’obbligo del consenso dei genitori per le ragazze di meno di 16 anni intenzionate ad abortire.

Il progetto, adottato dal governo in dicembre, prevedeva la possibilità di interrompere una gravidanza solo in caso di un accertato rischio per la salute della donna o in caso di violenza sessuale.

Parlando con i giornalisti, a margine del Congresso mondiale di relazioni pubbliche in corso a Madrid, il premier ha annunciato anche il varo di un Piano di protezione della famiglia "entro la fine dell'anno".

"Mi dimetto dopo 30 anni"

Poco dopo le dichiarazioni del premier Rajoy, il ministro della Giustizia, Alberto Ruiz Gallardon, promotore del testo ritirato martedì, ha annunciato le sue dimissioni. "Non lascio solo la carica ma anche la politica, dopo trent’anni di attività", ha dichiarato, aggiungendo di "non essere stato capace di portare fino al Parlamento il controverso progetto di legge".

ATS/AFP/ANSA/FrCa

RG delle 18.30 del 23.09.14; il servizio di Anna Valenti

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