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L’Iran si difende all’ONU

In esame la sua politica dei diritti umani, la Svizzera ha criticato la pratica crescente della pena di morte

  • 31 October 2014, 11:52
  • 6 June 2023, 22:29
 Il capo della delegazione iraniana Mohammad Javad Larijani

Il capo della delegazione iraniana Mohammad Javad Larijani

  • reuters

L’Iran ha difeso la sua politica venerdì a Ginevra davanti al Consiglio dei diritti dell’Uomo dell’ONU. Il capo della delegazione iraniana Mohammad Javad Larijani ha messo l’accento sul miglioramento della situazione per i diritti di donne e bambini, nonché il progresso della lotta al terrorismo e alla droga.

È la seconda volta che il paese si presenta per l’esame del rapporto globale sui diritti umani. Molte ONG lo hanno recentemente criticato per l’assenza di progressi dalla presentazione dell’ultimo rapporto, 4 anni fa.

La Svizzera è stato uno dei primi paesi a esprimersi durante il lungo dibattito. L’ambasciatore elvetico alle Nazioni Unite Alexandre Fasel si è detto particolarmente preoccupato per “l’applicazione crescente della pena di morte” in Iran e per i processi non equi. Ha domandato di commutare le pene capitali e permettere ai condannati di contestare la legalità della sentenza. Il diplomatico ha anche domandato la liberazione di tutte le persone che sono state incarcerate per aver esercitato pacificamente il diritto alla libertà di espressione.

ats/ZZ

Da Amnesty International - dati 2013

Da Amnesty International - dati 2013

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