Le fiamme che da giorni devastano il nord della California sembrano inarrestabili. Malgrado tutti gli sforzi quello che è già stato ribattezzato il megafire, il mega incendio, ha già distrutto 240 chilometri quadrati di boschi, centinaia di case costringendo le autorità a ordinare a 13'000 persone di lasciare le proprie abitazioni. Hanno trovato rifugio in scuole e in altri edifici pubblici trasformati in centri di accoglienza per gli sfollati.
A contrastare i vari fronti dell'incendio – i focolai sono una ventina - vengono impiegati più di 9’300 vigili del fuoco che, complice la siccità, appaiono impotenti. L'incendio ha raddoppiato le sue dimensioni nel fine settimana, alimentato dai forti venti e dalle temperature sopra i 35 gradi. Di fronte all’avanzare delle fiamme nel Nord dello Stato sono state chiuse due delle principali autostrade, che di fatto ora fungono da barriere tagliafuoco. Ad innescare alcuni degli incendi sono stati dei fulmini, prodotti da temporali che però portano pochissima pioggia.
Il rogo più vasto copre tre contee ed è stato chiamato Rocky Fire. Dal 29 luglio ha già incenerito almeno 50 edifici, tra cui 24 case.
Diem/ATS/TG
Dal TG20.00