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Morti record per lo smog

Dati shock dall'Agenzia europea dell'ambiente: 524'000 decessi prematuri. Maglia nera all'Italia

  • 30 novembre 2015, 12:54
  • 7 giugno 2023, 15:33
Lo smog di Milano

Lo smog di Milano

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L'inquinamento dell'aria rimane il rischio più elevato per la salute in Europa: accorcia la durata della vita e contribuisce alla diffusione delle malattie cardiache, dei problemi respiratori e del cancro. Lo ha ribadito il nuovo rapporto "Qualità dell'aria in Europa", reso noto oggi (lunedì) dall'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) che stima, per il solo 2012, ben 524'000 decessi prematuri, rispetto alla normale aspettativa di vita.

Gli inquinanti più pericolosi sono il particolato (PM), il diossido di azoto (NO2) e l'ozono a livello del suolo (O3). Stime di impatto sulla salute, associate all'esposizione a lungo termine al PM2.5, dimostrano che quest'ultimo è responsabile di 432'000 morti premature in Europa nel 2012, un livello simile a quello stimato negli anni precedenti. L'impatto stimato per l'esposizione a NO2 e O3 è rispettivamente di 75'000 e 17'000 decessi prematuri.

L'Italia è il Paese europeo che segna il record del numero di morti (84'400), seguito da Germania (72'000), Francia (52.600), Regno Unito (52'430), Polonia (47'300), Spagna (33'200). La Svizzera è al 18esimo posto di questa triste classifica con 5'490 decessi prematuri.

AEA/M.Ang.

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