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Negoziato libico in bilico

L'inviato dell'ONU non riesce a a far evolvere la situazione e si attira le critiche del governo di Tobruk

  • 19 aprile 2015, 00:43
  • 7 giugno 2023, 07:32
L'inviato dell'ONU

L'inviato dell'ONU

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Scontri con un bilancio di circa 30 morti a est di Tripoli stanno creando nervosismo nei negoziati che puntano a evitare la spaccatura definitiva della Libia. I combattimenti e le incursioni nella zona di Tajoura, sobborgo a circa 30 km della capitale, sono avvenuti venerdì ma solo nelle ultime ore sono emersi bilanci contraddittori.

Bernardino Leon, l'inviato speciale dell'ONU per la Libia - che sta mediando nei colloqui indiretti in Marocco fra Tripoli e Tobruk (internazionalmente riconosciuto) per la creazione di un governo di unità nazionale con cui affrontare la minaccia dell'IS - avrebbe minacciato di congelare in dialogo in corso.

Segno di nervosismo appare l'accusa lanciata a Leon con un comunicato ufficiale dal governo di Tobruk circa un suo “lassismo” nel condannare i miliziani di Fajr Libya nei dintorni di Tripoli. Già in occasione della vana offensiva per la conquista di Tripoli da ovest lanciata per meno di una settimana il 20 marzo scorso dalle forze di Tobruk, Leon aveva messo in guardia che i combattimenti sono una seria minaccia per il negoziato.

Red.MM/ATS/Swing

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