Nessun dossier compromettente su Donald Trump. Categorica la risposta della Russia dopo le nuove accuse mosse dai servizi segreti degli Stati Uniti.
Questi ultimi, dopo aver asserito che Mosca ha interferito nella campagna elettorale delle recenti presidenziali a favore del candidato repubblicano, ora tornano all’attacco sostenendo che il Cremlino sarebbe in possesso di informazioni personali e finanziarie sul magnate. Il portavoce di Putin Dmitri Pesk, usando una terminologia ereditata dal gergo sovietico, ha detto di non possedere nessun "kompromat" e che questa fuga di notizie rilasciate dai media sono solo un tentativo per incrinare ulteriormente le relazioni fra i due paesi.
AlesS/AFP