"Nessuna proposta concreta e niente di nuovo". È il commento del presidente statunitense Barack Obama al discorso che Benyamin Netanyahu ha tenuto davanti al Congresso, a Washington.
Il premier israeliano ha duramente criticato l’intesa sul programma nucleare di Teheran, in elaborazione a Montreux fra l’Iran e i cosiddetti 5+1, definendolo "pessimo", un’intesa "che spiana la strada alla Repubblica islamica per ottenere la bomba atomica".
Dimostranti davanti al consolato israeliano di New York durante il discorso di Netanyahu
"Teheran ha rispettato i patti"
"Il fatto è che non abbiamo ancora l’accordo", ha detto l’inquilino della Casa Bianca, "e quando ci sarà, sarà il miglior accordo possibile". Obama ha ricordato che anche alti ufficiali di Tel Aviv riconoscono che Teheran abbia rispettato tutti i punti dell’accordo provvisorio siglato oltre un anno fa.
È di questa opinione il generale Uzi Eilam, non solo uomo forte dei vertici militari ma anche ex-capo dell'agenzia atomica israeliana, interpellato martedì da Michele Giorgio per la RSI. Secondo lui l’atomo iraniano non è una minaccia realistica.
Sul perché il premier sia cosi allarmista il graduato ha risposto che “Netanyahu forse pensa di usare questa minaccia come veicolo per guadagnare popolarità. Ne ha fatto la sua missione e si concentra su di essa, invece di dedicarsi ad altri importanti temi interni.”
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