Oligarchia e sostegno popolare

Finanziano l'esercito. Finanziano l'assistenza ai rifugiati dell'est. Gli ucraini sembrano essere disposti a finanziare tutto fuorché l'attività politica. Un atteggiamento che, in mancanza di una legge sul finanziamento pubblico dei partiti, ha esposto il paese all'influenza degli oligarchi.

Dipinti come uomini senza scrupoli, essi sono spesso riusciti a portarsi a casa attività lucrative prima appartenenti allo Stato - l'ex Unione sovietica - per quatto soldi. Grazie alle conoscenze giuste e a comportamenti opachi.

Anche nel corso delle elezioni parlamentari che si svolgono domani c'è, inevitabile, il loro zampino. Con una differenza rispetto al passato. Come recita un adagio ucraino: hanno cominciato a "mettere le loro uova in diversi panieri". Non si espongono cioè in prima persona, ma hanno capito che il vento sta cambiando e che, dopo la rivoluzione arancione, dopo Maidan qualcosa si è messo in moto e devono per questo oliare diversi ingranaggi e... ingranaggi diversi. Nell'intervista sotto, Irina Bekeshkina, sociologa e direttrice della fondazione Ilko Kucheriv Democratic Initiatives, ci racconta com'è cambiato il ruolo e la funzione degli oligarchi nella vita pubblica ucraina. E come, forse, cambierà in futuro.

Alessandro Chiara (riprese di Remy Storni)

Dal TG20:

25.10.2014: Ucraina alle urne, il reportage