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Pistorius, l'ora della verità

Tra poche ore l'atleta conoscerà la pena che dovrà scontare per l'uccisione della fidanzata nel 2013

  • 21 ottobre 2014, 10:38
  • 7 giugno 2023, 00:04
In attesa del verdetto

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Martedì mattina Oscar Pistorius conoscerà il suo destino, in un crescendo di tensione che coinvolge tutto il Sudafrica, per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, il 14 febbraio 2013: il procuratore Gerrie Nel ha chiesto 10 anni di carcere, l’avvocato della difesa Berrie Roux spera nei domiciliari con affidamento ai servizi sociali.

La decisione è tutta nelle mani della giudice Thokozile Masipa, da 7 mesi sotto i riflettori, in particolare da quando il 12 settembre condannò l’atleta per omicidio colposo, non riconoscendo l’intenzionalità della morte della modella. Pistorius scaricò quattro colpi contro la porta del bagno chiusa dietro la quale c’era la fidanzata: sin da subito disse che pensava ci fosse un ladro e la giudice di fatto gli ha creduto.

Sette mesi di processo vibrante, fatto delle immagini anche crude del delitto, di Pistorius che piangeva e vomitava, della compostezza dei genitori della vittima e di tanta politica attorno al caso giudiziario più delicato dalla fine dell’apartheid. Perché imputato e vittima sono bianchi in un paese in cui stupri e omicidi avvengono tra neri; e perché Pistorius è bello, giovane e ricchissimo. E la giudice donna, nera, uscita dalla township sudafricane. Uno scenario impensabile, 21 anni fa.

In piu Pistorius è diventato famoso in tutto il mondo per la sua determinazione che lo ha portato a correre alle Olimpiadi pur avendo protesi come gambe. E questo, che era la sua marcia in più, nel Tribunale di Pretoria è pian piano diventato il suo handicap. Grazie al quale però potrebbe evitare la prigione, dipinta settimana scorsa in aula da un’assistente sociale come un luogo dove spopolando gang e sodomia, luogo “pericoloso per una persona fragile e vulnerabile” come l’imputato. Tesi rigettata dallo Stato. Ma nel fine settimana, un altro imputato importante è stato trovato morto in cella in circostanze poco chiare. Un fatto che potrebbe pesare sulla decisione di Masipa, sulla quale stamane pesano gli occhi del mondo.

Lorella Beretta

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