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Romania, protestare non basta

Non esiste una classe politica alternativa in materia di corruzione - L'intervista all'esperto Stefano Bottoni

  • 6 febbraio 2017, 20:19
  • 8 giugno 2023, 03:57
Ci sono due Romanie, dice l'esperto

Ci sono due Romanie, dice l'esperto

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"Se è vero che in Romania c’è una classe politica rapace, è anche perché la società tollera e partecipa. Anche sul piano storico possiamo tracciare il rapporto simbiotico che esiste tra la società rumena e il potere". A dirlo ai nostri microfoni, è il ricercatore Stefano Bottoni, dell’Accademia delle scienze ungherese, profondo conoscitore del paese.

Le ragioni che portano oggi centinaia di migliaia di persone nelle piazze sono molteplici e vanno oltre la critica del governo attuale, eletto lo scorso dicembre con il 45.5% dei voti: "c’è una frustrazione diffusa riguardo la situazione del paese a quasi trent’anni dalla transizione". In realtà nei feudi del partito social-democratico -le zone rurali e l’Est del paese, eccetto la capitale Bucarest – le manifestazioni sono state molto contenute.

Il governo attuale uscirà certamente indebolito da questa prova di forza, ma la realtà, conclude Bottoni, è che in questo paese dove la mazzetta è all’ordine del giorno per ogni tipo di servizio, non esiste una classe politica alternativa in materia di corruzione. E che le forze che potrebbero forse rinnovare e ammodernare il paese si trovano all’estero dove lavorano 3-3,5 milioni di rumeni.

Lucia Mottini

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