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Tunisia, tra spari e scrutini

A quattro anni dalla rivoluzione e un passo dalle legislative, il paese vive ancora sotto tensione

  • 23 October 2014, 17:12
  • 6 June 2023, 22:11
Due soldati delle forze speciali pronti ad intervenire

Due soldati delle forze speciali pronti ad intervenire

  • EBU

Mancano solo tre giorni dalle elezioni legislative e la Tunisia, dalla mattina di giovedì, si trova alle prese con un gruppo di terroristi, che dopo aver ucciso un agente, si sono asserragliati in una casa. Le forze speciali di esercito e Guardia nazionale hanno circondato l'edificio al cui interno si trovano anche due bambini presi in ostaggio.

I ministeri della Difesa e dell'Interno hanno previsto di dispiegare decine di migliaia di soldati in tutto il paese proprio per evitare che la minaccia terrorista possa ostacolare lo svolgersi delle legislative e delle presidenziali previste per il prossimo 23 novembre.

La transizione democratica procede infatti a singhiozzo: oltre alle azioni, sporadiche ma regolari, dei gruppi jihadisti, negli spazi elettorali sono rispuntate le immagini dell'ex dittatore in esilio Ben Ali. A ciò si aggiunge la volontà dei tanti delusi dalla Primavera incompiuta e dall'attuale classe politica di boicottare gli scrutini.

REUTERS/AFP/NC

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