Un tribunale regionale tedesco, che in agosto aveva proibito per direttissima l’uso dell’applicazione Uber, ha fatto marcia indietro. Secondo la corte di Francoforte il servizio è illegale, ma non ritiene giustificato il divieto per direttissima imposto su tutto il territorio tedesco.
La società californiana è presente in 40 paesi e propone, tramite un’applicazione per smartphone, di mettere in contatto privati per il trasporto in città a tariffe inferiori di quelle proposte dai taxisti.
Il servizio viene proposto anche in Svizzera, in particolare a Zurigo e, da inizio settembre, a Ginevra.
ATS/AFP/sf