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"Ritorsione contro l'America"

Intervista con Fabrice Balanche, professore di geopolitica all’Università di Lione e esperto di Siria

  • 20 agosto 2014, 14:30
  • 6 giugno 2023, 21:46
Gli ostaggi frenano Parigi dall'intervenire in Siria

Gli ostaggi frenano Parigi dall'intervenire in Siria

  • Keystone

“Assassinando un giornalista americano i miliziani dello Stato Islamico hanno voluto mettere in atto una misura di ritorsione nei confronti di Washington, che ha bombardato le loro postazioni in Iraq”. A parlare è Fabrice Balanche professore di geopolitica all’Università di Lione e esperto di Siria, che ha concesso un’intervista all’RG della RSI. “Gli Stati Uniti, infatti, come la Gran Bretagna, non pagano riscatti come avvenne già nella precedente guerra in Iraq”.

Se si vuole far soldi meglio sequestrare degli europei, precisa inoltre Balanche. “I francesi sono delle buone prede, perché Parigi paga attraverso la mediazione del Qatar. Proprio il fatto che vi siano degli operatori umanitari in mano ai jihadisti in Siria, frena Parigi dall’intervenire concretamente”. Lo stesso discorso vale anche per l’Italia.

Dove questi jihadisti sono più radicati e più forti? “Le origini sono irachene. Poi lo stato islamico ha fatto la sua apparizione in Siria, ma la sua culla è la provincia sunnita di Ambar nel nord ovest dell’Iraq”.

RG delle 12.30 del 20/08/2014 L'intervista di Chiara Savi

RSI New Articles 20.08.2014, 14:45

RG/Red. MM

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