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“Tacciano le armi a Gaza”

Il presidente statunitense chiede al premier israeliano un cessate il fuoco “incondizionato”

  • 28 luglio 2014, 01:32
  • 1 giugno 2023, 19:23
Si spara, si muore

Si spara, si muore

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Il presidente statunitense ha chiesto al premier israeliano “un cessate il fuoco umanitario immediato e incondizionato” a Gaza, in modo da poter giungere a una “cessazione definitiva delle ostilità”.

Lo ha reso noto la Casa Bianca, stando alla quale Barack Obama si è intrattenuto telefonicamente domenica con Benjamin Netanyahu, al quale ha espresso pure la sua preoccupazione sull’evoluzione del conflitto e, soprattutto, sul numero crescente di morti palestinesi e israeliani.

Obama ha pure colto l’occasione per condannare “fortemente” il lancio di razzi da parte di Hamas, riaffermando il diritto di Tel Aviv di difendersi. E proprio da Tel Aviv i segnali che sono giunti nel pomeriggio erano tutt’altro che rassicuranti, con il Governo israeliano che ha nuovamente respinto la proposta del segretario di Stato statunitense John Kerry, per una tregua duratura.

Morte e distruzione

Sul campo, le ostilità, giunte al ventesimo giorno, proseguono, ma con un'intensità ridotta, mentre i razzi continuano a cadere su Israele e la ricerca e lo smantellamento dei tunnel procede da parte dell'esercito di Israele nelle zone controllate di Gaza. Pesante il bilancio dei morti: oltre 1'000 palestinesi e una quarantina di militari israeliani.

ATS/bin

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