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“Truffa dell’olio? Evitabile”

Cosimo Guarini: “I consumatori hanno il coltello dalla parte del manico, basta saper scegliere”

  • 23 novembre 2015, 07:30
  • 7 giugno 2023, 15:09

Tra gli ulivi secolari della Puglia

RSI Mondo 19.11.2015, 14:29

di Alfonso Spagnulo

I recenti scandali emersi in Italia legati alle truffe sull’olio extravergine di oliva hanno portato alla ribalta una cruda realtà: la gente è poco attenta a ciò che acquista. Puntualmente, infatti, ci si ritrova a discutere di alimentazione "sana" solo quando avvengono fatti di cronaca come quelli che hanno visto coinvolte sette famose aziende italiane, accusate di spacciare un prodotto per un'altro.

I prodotti incriminati, è bene ricordarlo, non sono nocivi alla salute”, dichiara Cosimo Damiano Guarini, agronomo pugliese, che in merito sottolinea: “I produttori devono seguire e rispettare rigide regole igieniche e di qualità. Sugli scaffali dei supermercati troviamo articoli che, in molti casi, rispettano pienamente i parametri di legge per quella categoria merceologica, ma che sono di qualità più bassa, rispetto ad altri. Penso, in particolare, al loro contenuto in polifenoli”.

Ulivo secolare in Puglia

Ulivo secolare in Puglia

  • A.S.

La domanda sorge spontanea: come mai simili episodi accadono proprio in Italia, uno dei maggiori produttori?. “Noi italiani abbiamo tanti difetti, ma in materia di agroalimentare e controlli siamo in assoluto la prima nazione al mondo per quanto riguarda la sicurezza e qualità degli alimenti”, continua Guarini che aggiunge: “La gran parte dei marchi finiti nell’occhio del ciclone richiamano l’italianità ma non sono italiani. Quindi, il ‘Made in Italy’ c’entra ben poco”.

La conoscenza fa la differenza

"Il maggiore produttore di olio in assoluto è la Spagna, che vanta costi bassissimi che si ripercuotono sul prezzo finale", ricorda l'esperto che precisa: "Per essere sicuri di quel che si acquista bisognerebbe potersi rivolgere direttamente ai contadini, ai venditori locali. Il consumatore attento, che vuol portare a tavola un prodotto di qualità più alta, dove agli aspetti chimici e organolettici si sommano i valori di sostenibilità, valorizzazione paesaggistica e tradizione, ha come unica strada da percorrere la scoperta del territorio e dei suoi abitanti".

Per saperne di più:

  • Modem del 12 novembre 2015, "Solo vergine"

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