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Nizza, 365 giorni dopo

Un anno dopo l'attentato del 14 luglio la città ricorda le vittime. Il minuto di silenzio e gli 86 fasci luminosi

  • 15 July 2017, 08:09
  • 8 June 2023, 06:57

Nizza tra silenzio e commemorazioni

RSI Ticino e Grigioni 15.07.2017, 10:06

La Promenade des Anglais ritorna silenziosa un anno dopo l'attentato. Noi l'avevamo trovata proprio così qualche ora dopo la carneficina. Blindata, priva di traffico e sospesa. Sono passati 365 giorni e la città si ferma per ricordare gli 86 morti, gli oltre 400 feriti e i sopravvissuti, i testimoni di una tragedia che nella loro testa continua a ripresentarsi come un film senza titoli di coda.

Il 14 luglio è la festa nazionale, ma quest'anno è anche la festa del raccoglimento: i bar solitamente chiassosi che si affacciano sul mare hanno spento la musica, alcuni ristoranti sono rimasti chiusi, in rispetto delle vittime. Alcuni turisti scendono in spiaggia dopo essere stati controllati dai numerosissimi poliziotti mobilitati per garantire la sicurezza. La città è blindata. La Promenade è chiusa. La maggior parte dei posteggi sono inaccessibili. Imbarcazioni militari sorvegliano la situazione dal mare.

Nizza si divide tra chi avrebbe preferito commemorazioni più contenute e chi invece trova giusto che siano state organizzate parate aeree, concerti e discorsi ufficiali alla presenza di due ex presidenti (Nicolas Sarkozy e François Hollande) e dell'attuale capo di Stato Emmanuel Macron.

I fioristi della città già dalle prime ore del mattino regalano rose bianche da posare nei luoghi simbolo, mentre una fila composta di persone affolla le Quai des Etats-Unis. Qui a ognuno viene data una placchetta su cui è disegnato un cuore formato dai nomi delle persone uccise dal camion guidato dal 31enne Mohamed Lahouaiej Bouhlel la sera del 14 luglio. Tra queste figura anche quello della ticinese Linda Casanova Siccardi. Le 12'000 tessere posate per terra alla fine della giornata formano una scritta: Liberté, Egalité e Fraternité.

Quando cala la notte, alle 22.42 la città diventa muta. Un minuto di silenzio viene osservato. A quell'ora, un anno prima, era avvenuto l'attentato. Quest'anno niente fuochi d'artificio. A loro posto sono però state accese 86 luci che hanno raggiunto il cielo: 86 luci per 86 morti, meno uno. All'attentatore Bouhlel, ucciso dai poliziotti dopo la sua folle corsa lungo la Promenade, sono state riservate unicamente le tenebre.

Alessandra Spataro

Dal TG12.30:

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