Il franco svizzero rimane tuttora sopravvalutato e la Banca nazionale (BNS) è pronta se necessario ad adottare misure non convenzionali per salvaguardare l'interesse della nazione. Lo ha detto venerdì il presidente della direzione generale della BNS Thomas Jordan a margine del suo discorso all'assemblea generale dell'istituto tenutasi a Zurigo.
Jordan ha promesso che la banca impiegherà tutti gli strumenti a sua disposizione per garantire la stabilità dei prezzi a medio termine. “Pure noi siamo ricorsi a mezzi non convenzionali e non esiteremo a ricorrervi ancora se ciò sarà nell'interesse generale del Paese”, ha sottolineato l'economista.
Secondo Jordan la valuta elvetica rimane ancora troppo forte nei confronti dell'euro, che è scambiato a circa 1,0950 franchi. A suo avviso questo è dovuto alla debolezza della moneta dell'Eurozona. Ha ricordato anche come l'abolizione del cambio minimo avesse fatto emergere timori di una recessione in Svizzera. Invece il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,9% nel 2015.
ATS/EnCa