Il Credit Suisse ha trovato un accordo con le autorità statunitensi, che lo accusano di aver favorito l'evasione fiscale. La notizia, nell'aria, è stata anticipata dal Wall Street Journal. L'autorevole quotidiano sostiene che la seconda banca elvetica pagherà 2,5 miliardi di dollari e ammetterà la propria colpevolezza, come preteso da Washington.
L'intesa, secondo le fonti del giornale, non costerà il posto né al CEO dell'istituto, lo statunitense Brady Dougan, né al presidente del consiglio di amministrazione, Urs Rohner. L'ufficializzazione dovrebbe avvenire nel giro di alcune ore.
ATS/pon