"Difficile ora negoziare"

"È sempre stato difficile negoziare con l'Unione Europea in momenti di forte tensione interna": così l'ex ambasciatore svizzero presso l'UE Alexis Lautenberg, interrogato durante il Radiogiornale sulle conseguenze del voto greco sui rapporti fra la Svizzera e i Ventotto. L'ex diplomatico però vede un legame diretto non tanto con il caso greco quanto con quello del Regno Unito: le discussioni che cominciano ora fra Bruxelles e Londra avranno un impatto su quelle con Berna, in particolare per quanto riguarda la libera circolazione delle persone.

In cinque anni di dossier greco, afferma ancora Lautenberg, "si è sempre guadagnato tempo ma non si è mai risolto il problema economico alla base. Solo ultimamente si è diventati più precisi" ma nel contempo "il dibattito è diventato più difficile perché questo Governo ellenico ha una sua linea ed ideologia". "Difficile dire" se l'Europa stia dimostrando debolezza, ma di sicuro "è in una posizione difficile, con da un lato l'irrigidimento dei paesi del nord e dall'altro quelli del sud meno determinati, tranne Spagna e Portogallo, già oggetto di una procedura simile".

Lautenberg non ritiene comunque che il "no" di domenica rimetta in discussione il progetto dell'euro in quanto tale. È possibile però non un'inversione di rotta nel costante consolidamento dell'UE negli ultimi 60 anni ma almeno una "direzione più strutturata, un approfondimento" per continuare a far funzionare la moneta unica.

Red.MM/RG