La Svizzera non è immune dal virus Zika che suscita grande preoccupazione a causa delle gravissime conseguenze, tra cui la microcefalia, che provoca nei figli delle donne contagiate durante la gravidanza.
Ultimamente negli ospedali elvetici sono stati diagnosticati quattro casi di infezione tra persone rientrate da viaggi America latina dove il virus, trasmesso con le punture di zanzara, si sta rapidamente diffondendo. L’allarme è partito lo scorso anno dal nord del Brasile ed attualmente vengono considerati a rischio anche: Colombia, El Salvador, Guiana francese, Guatemala, Haiti, Honduras, Martinica, Messico, Panama, Paraguay, Puerto Rico, Repubblica Dominicana, Suriname e Venezuela.
Stando a quanto anticipato dalla RTS i casi, con sintomi della malattia lievi, sono stati diagnosticati al Policlinico medico di Losanna (uno), da un medico vodese (uno) e all’Istituto di medicina tropicale di Basilea (due).
Diem
Dal TG20:
Zika: la diffusione è partita dall'Africa
Il virus è stato scoperto nel 1947 in una scimmia in Uganda e nel 1968 è stato isolato per la prima volta in esseri umani in Nigeria. Dopo il 1981 l'infezione, in precedenza riscontrata unicamente in Africa, si è propagata in Asia con casi isolati in India, Malaysia,Filippine, Thailandia, Vietnam e Indonesia. Nel 2014 è stato trovato per la prima volta anche in Sud America dove ha avuto una velocissima progressione. Per la malattia provocata dal virus Zika non esiste una cura specifica.