La Svizzera in materia di clima deve dare l'esempio, secondo i Verdi. Guadagnerebbe credibilità se fissasse al 75% l'obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030. Il traguardo del 50% preconizzato dal Governo, per gli ecologisti, non è sufficientemente ambizioso. Spingersi oltre farebbe bene anche all'economia: la protezione dell'ambiente genera impieghi. Il parere è condiviso dal WWF e dall'Alleanza climatica, che riunisce una cinquantina di organizzazioni e partiti di sinistra, per la quale così "non ci sarà modo di contenere il riscaldamento della Terra al di sotto dei 2°C".
Di tutt'altro tenore è la reazione dell'UDC alla proposta formulata da Doris Leuthard. Per i democentristi, che temono nuove tasse, l'obiettivo è del tutto irrealistico e "minaccia la prosperità della Svizzera", in quanto la maggior parte (i tre quinti) della diminuzione dovrebbe essere realizzata sul territorio nazionale, quando la Confederazione fra i paesi industrializzati è già la prima della classe, mentre l'inquinamento è globale e non conosce frontiere. La vedono allo stesso modo economiesuisse e l'Unione arti e mestieri, organizzazione mantello delle piccole e medie imprese, e, fra i partiti, PPD e PLR. Per quest'ultimo, in particolare, il 2030 è troppo vicino perché si possa raggiungere quanto prefissato.
pon/ATS
Dal TG20:
RG 18.30 del 27.2.2015 Le reazioni nel servizio di Luca Beti