Svizzera

Morti a Oensingen, le condanne

Venti e 17 anni al padre e figlio che uccisero due persone in seguito a una faida famigliare

  • 4 March 2015, 10:44
  • 7 June 2023, 03:38
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I colpi sono stati esplosi da un Fass 90 (foto) e da una pistola detenuta illegalmente

I colpi sono stati esplosi da un Fass 90 (foto) e da una pistola detenuta illegalmente

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Sono stati condannati mercoledì rispettivamente a 20 e 17 anni di reclusione il 26enne e il padre 52enne, entrambi svizzeri di origine kosovara, accusati di aver ucciso due persone - a loro volta padre e figlio della stessa provenienza– a colpi di arma da fuoco a Oensingen, nel canton Soletta.

I fatti risalgono al luglio del 2012, quando un uomo di 51 anni e il figlio 26enne vennero freddati di fronte alla loro abitazione. Un loro conoscente 43enne rimase ferito durante l’agguato; i colpi vennero esplosi da una pistola detenuta illegalmente e da un fucili militare Fass 90 che avrebbe dovuto essere riconsegnato all’arsenale. Per i Ministero pubblico all’origine del fatto di sangue vi erano i presunti maltrattamenti subiti dalla sorella e figlia dei due imputati, sposata con la più giovane delle vittime.

Durante il processo tenutosi lo scorso 18 febbraio, l’accusa aveva rispettivamente 20 e 18 anni di carcere. La difesa si era invece battuta per una pena più mite per il 26enne, reo confesso, e per l’assoluzione del padre, che ha sempre negato ogni addebito.

ATS/ludoC

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