Gli impiegati della Confederazione non potranno più parlare dialetto in ufficio, a meno che non sia capito da tutti i presenti. Ogni collaboratore avrà inoltre strumenti adeguati per lavorare nella lingua ufficiale scelta e le traduzioni saranno un'eccezione.
Tali provvedimenti, adottati a fine agosto dal Consiglio federale, mirano a promuovere il plurilinguismo in seno all'amministrazione.
Spicca in particolare l'imposizione a coloro che hanno funzioni dirigenziali di possedere un buon livello in una seconda lingua nazionale e conoscenze passive in una terza.
ATS/NC